Marina dei Cesari ha ospitato due simpatici e temerari ungheresi che hanno percorso, pagaiando per la bellezza di tre giorni e mezzo, il tratto di Adriatico tra Isola (Slovenia) e Fano (circa 200 miglia) sul loro singolare kayak.
Norbert e Levente, questi i nomi dei due giovani di 27 anni nativi di Budapest, si stanno preparando alla traversata dell’Atlantico e, dopo il primo test effettuato l’anno scorso in Spagna, hanno affrontato ora l’Adriatico a bordo del kayak Kele, che in ungherese significa cicogna, uccello molto diffuso in Ungheria nonché mascotte di questo Paese.
L’imbarcazione, in vetroresina e fibra di carbonio, è stata costruita secondo le loro specifiche direttive ed è lunga sette metri, di cui 2 occupati dalla cabina coperta. Quest’ultima nel punto più ampio è larga 1 metro, appena sufficiente per dormire affiancati, ma solo quando sono fermi in porto. Durante la lunga traversata diagonale dell’Adriatico, infatti, possono dormire solo a turno, mentre l’altro continua a pagaiare.
La stabilità dell’imbarcazione è garantita dal bulbo estraibile che pesca m.1,8, mentre la parte elettrica è alimentata da pannelli fotovoltaici che, catturando e trasformando la luce solare, illuminano lo scafo di notte.
In totale oltre 300 chili di scafo da spostare sull’acqua solo a forza di braccia, che diventano 600 con i due ragazzi a bordo e il pieno di cibo liofilizzato e acqua!
Pagaiando a turno o in doppio, all’andata sono riusciti a percorrere circa 3 chilometri all’ora e ieri, martedì 14 luglio, in tarda mattinata hanno ripreso il mare per ritornare al punto di partenza, Isola, vicino a Trieste. Per seguire l’avventura di Norbert e Levente, i racconti e le foto dei loro incontri ravvicinati con tartarughe giganti, delfini e….petroliere, visitate la loro pagina Facebook Farfaraway.
Per finire non ci resta che augurare “buon vento” a Kele e ai ragazzi!