Il teatro romano di via De Amcis (area di proprietà de La Filanda di Minardi e Sperandini) in epoca augustea era una meraviglia. Lo possiamo ammirare con la ricostruzione virtuale 3D di Paolo Clini e Roberta Barcaglione di Dicea-Distori Heritage (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura) dell’Università Politecnica delle Marche. Alla base delle immagini ci sono i rilievi laser effettuati da Archeo Fano.
Allo stato attuale gli scavi del teatro romano – scoperto nel 2001- convivono con erbacce e rifiuti perché, come spiega l’assessore alle Politiche comunitarie, Caterina Del Bianco “non è possibile elaborare progetti e sfruttare le relative opportunità finanziarie fino a quando il Comune non diventerà proprietario dell’area». Tutti ci auguriamo che Comune, Soprintendenza e proprietà privata riescano ad accelerare le pratiche affinché il teatro diventi una nuova attrattiva per Fano.
Il teatro romano fu scoperto mentre erano in corso gli scavi per le fondamenta di appartamenti che sarebbero dovuti nascere nell’area dell’ex Filanda. Lavori poi bloccati. Secondo la ricostruzione degli archeologi, confermata dai rilievi laser di Archeo Fano, e che oggi trova concretezza nelle ricostruzioni 3 D di Clini e Barcaglione, sembra che il teatro contenesse 5 mila spettatori, avesse due ordini di gradinate, una ampiezza totale di 66 metri e una altezza, compreso il velario di circa 20 metri.