Draghe in azione nel Porto di Fano dal 17 settembre scorso. I lavori di escavazione riguardano in questa prima fase il canale d’ingresso principale e il bacino di evoluzione e prevedono oltre 25 mila metri cubi di sedimenti dragati nell’arco di circa 40 giorni. L’intervento di asportazione dei fanghi consentirà il ripristino della navigabilità del canale di accesso garantendo un pescaggio pari ad almeno 3,5 m.
I sedimenti prelevati dalla draga vengono trasbordati a bordo di una seconda unità alla fonda davanti all’entrata del porto e giornalmente trasportati nel sito di immersione di Ancona per lo smaltimento.
Durante la Conferenza Stampa organizzata dal Comune di Fano per illustrare i dettagli dei lavori, il Sindaco ha espresso la sua soddisfazione per l’inizio dei lavori nei tempi previsti in un’infrastruttura nevralgica per l’economia locale rappresentata dal Porto di Fano che riunisce in sé l’attività nautica diportistica, la cantieristica e la pesca professionale. Gli interventi degli operatori portuali ed economici presenti hanno ribadito la necessità di un’azione costante nel tempo per mantenere l’adeguata pulizia del canale da concretizzarsi in un programma di mantenimento di lungo periodo.
Tra i primi ed immediati effetti positivi dell’avvio di questo atteso dragaggio, che ripristina da subito le condizioni per l’accesso al porto anche di imbarcazioni a vela ad elevato pescaggio, si registra la decisione del Cantiere del Pardo, prestigioso marchio di barche a vela italiane, di assegnare a Multinautic, gestore dei servizi nautici all’interno di Marina dei Cesari, il ruolo di Centro Assistenza Ufficiale per tutto l’Adriatico per il varo, la consegna e la manutenzione delle sue imbarcazioni.